“Non riesco più a provare attrazione per mia moglie.” È una confessione dolorosa che molti uomini si trovano a fare ma se ti ritrovi in questa situazione, prima di puntare il dito contro la tua compagna, prova a darti un’occhiata allo specchio 🪞. A volte il colpevole è molto più vicino di quanto immagini: magari è nascosto nei tuoi comportamenti quotidiani, quelli che sembrano innocui ma non lo sono affatto.
Uno dei possibili responsabili potrebbe essere qualcosa che non sospetti: la pornografia. Sì, hai letto bene. Esiste un fenomeno noto come disfunzione erettile indotta dalla pornografia (PIED), un problema sempre più diffuso, soprattutto tra i giovani. Per comprendere la portata di questo fenomeno, basta guardare al passato: prima dell’avvento di internet, la pornografia era limitata a riviste e videocassette, e la disfunzione erettile sotto i 40 anni era un’autentica rarità, quasi una leggenda. Ma oggi, con accesso illimitato a contenuti sempre più espliciti e vari, questa condizione è diventata sorprendentemente comune. Coincidenza? Probabilmente no.

Come la pornografia influenza l’attrazione
Ma perché la pornografia può influire sull’attrazione verso il partner? Qui entra in gioco un curioso fenomeno scientifico chiamato “Effetto Coolidge”. La storia dietro questo nome è tanto divertente quanto illuminante.
Durante una visita a una fattoria, la signora Coolidge, moglie del presidente americano Calvin Coolidge, notò un gallo particolarmente attivo e chiese quanto spesso si accoppiasse.
La risposta fu: “Decine di volte al giorno.”
Lei, con una punta di ironia, commentò: “Per favore, ditelo a mio marito 😏”
Quando il presidente ricevette il messaggio, chiese: “Sempre con la stessa gallina?”
La risposta fu: “Oh no, ogni volta con una diversa.”
E Coolidge replicò: “Per favore, ditelo a mia moglie! 🗿”
Al di là della battuta, questo effetto è reale. Gli scienziati hanno dimostrato che un topo maschio, dopo essersi accoppiato con una femmina, perde interesse. Tuttavia, se gli si presenta una nuova partner, la sua energia si riaccende immediatamente.
Ma il problema è che la pornografia online ha “hackerato” questo sistema, offrendo un buffet infinito di stimoli e partner virtuali, come approfondito nel nostro articolo sui supernormal stimuli, portandolo a livelli che in natura sarebbero impossibili.
Con il tempo, il cervello si abitua a questi livelli artificiali di novità e stimolazione. È come mangiare solo cibo ultra-saporito: dopo un po’, tutto il resto sembra insipido. Questo può portare a vedere una relazione stabile come “noiosa”, semplicemente perché il cervello è assuefatto al brivido costante della pornografia.

La via del recupero
La buona notizia è che questo effetto non è irreversibile, il cervello può tornare alla normalità. Grazie alla sue proprietà neuroplastiche – la capacità del cervello di rimodellarsi – molti uomini riferiscono che, dopo un periodo di disintossicazione dalla pornografia, l’attrazione verso la propria partner ritorna più forte di prima. Il tempo di recupero varia da persona a persona, ma spesso bastano alcune settimane o pochi mesi per notare miglioramenti significativi. Serve pazienza, è vero, ma i benefici valgono ogni sforzo.
A questa punto starai pensando: “ok, la pornografia non va bene… ma posso sempre prendere spunto dai topi, giusto?🐭🐁😏”
Ferma i bollori Topolino…in realtà la scienza ci racconta una storia diversa.
Gli studi di Helen Fisher sulla risonanza magnetica funzionale dimostrano che il cervello umano è letteralmente cablato per unirsi in legami duraturi. Quando siamo in una relazione stabile, il nostro cervello si illumina di piacere e appagamento. Inoltre, le ricerche di Sue Carter sull’ossitocina, l’ormone dell’attaccamento, confermano che siamo biologicamente programmati per creare legami profondi, che ci donano sicurezza e benessere emotivo.

Un invito alla riflessione
Quindi, se ti ritrovi in questa situazione, il primo passo è essere onesto con te stesso. Ammettere di avere un problema non è facile, ma è il primo passo per iniziare a risolverlo. Guardarsi dentro con sincerità può fare paura, ma è anche un atto di coraggio che apre la strada a un cambiamento reale.
Non si tratta di aggiustare qualcosa di rotto, ma di riscoprire e valorizzare ciò che hai già. Una relazione autentica, costruita su fiducia, comprensione e affetto, può diventare una fonte inesauribile di gioia e appagamento. Immagina di tornare a guardare la tua partner con occhi nuovi, riscoprendo quel legame unico che vi ha uniti fin dall’inizio.
Il viaggio non sarà sempre facile: ci saranno momenti di tentazione, dubbi e difficoltà. Ma ogni passo che farai verso una maggiore consapevolezza e intimità porterà con sé un senso di crescita personale e di connessione autentica.
Ricorda, il valore di una relazione profonda e sincera non è paragonabile a nulla di superficiale o effimero. E fidati, nessun pixel al mondo potrà mai competere con il calore di un abbraccio, lo sguardo di intesa o il semplice, ma potente, gesto di essere lì l’uno per l’altro.
Bibliografia:
- “Your Brain on Porn” di Gary Wilson
- Park, B. Y., et al. (2016). “Is Internet Pornography Causing Sexual Dysfunctions? A Review with Clinical Reports”
- Prins, J., et al. (2014) sulla prevalenza di DE nei giovani adulti
- Fisher, H., Aron, A., & Brown, L. L. (2005). Romantic love: An fMRI study of a neural mechanism for mate choice. Journal of Comparative Neurology, 493(1), 58-62.
- Fisher, H. (2016). Anatomy of Love: A Natural History of Mating, Marriage, and Why We Stray. WW Norton & Company.
- Carter, C. S. (2017). The Role of Oxytocin and Vasopressin in Attachment. Psychodynamic psychiatry, 45(4), 499–517.
- Carter, C. S., & Porges, S. W. (2013). The biochemistry of love: an oxytocin hypothesis. EMBO reports, 14(1), 12-16.